Antico Catechismo Valdese [Las interrogacions menors]

Antico Catechismo Valdese [Las interrogacions menors]

Riportiamo qui in versione italiana corrente l'antico Catechismo valdese del 1489. Si credeva un tempo che esso risalisse all'anno 1100, sebbene si possa ritenere che la tradizione e le fonti risalgano a quel tempo. E' un catechismo tipicamente pre-riformato (che poi pubblicazioni posteriori alla riforma cercano di emendare in quel senso). Esso sicuramente è una fonte del Catechismo dei fratelli boemi.

Nota storica da Philip Schaff

1. Ministro: Si tu fosses demanda que si es tu ecc. Se ti dovessero chiedere chi sei, che cosa risponderesti?

Bambino: Io sono una creatura di Dio, razionale e mortale.

2. M.: Perché Dio ti ha creato?

B.: Al fine che io potessi conoscerlo, servirlo e, per la Sua grazia essere beato [o: essere salvato dalla Sua grazia].

3. M.: In che cosa consiste la tua beatitudine?

B.: In tre virtù sostanziali (fondamentali) che sono necessarie alla salvezza.

4. M.: Quali sono?

B.: Fede, speranza ed amore.

5. M.: In che modo lo puoi provare?

B.: L'apostolo lo dice in 1 Corinzi 13:13: "Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l'amore".

6. M.: Qual è la prima virtù sostanziale (di base)?

B.: La fede. L'Apostolo, infatti dice che senza la fede non si può piacere a Dio, e che chi si accosta a Dio deve credere che Dio è e che Egli ricompensa quelli che credono in Lui.

7. M.: Che cos'è la fede?

B.: Secondo l'Apostolo, in Ebrei 11:1, "La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono".

8. M.: Quanti tipi di fede vi sono?

B.: Due tipi: una fede vivente ed una fede morta.

9. M.: Che cos'è una fede vivente?

B.: Quella fede che opera attraverso l'amore.

10. M.: Che cos'è una fede morta?

B.: Secondo S. Giacomo, una fede priva di opere è morta. Ancora, una fede è nulla senza le opere. Oppure, una fede morta è credere che esiste un Dio, o credere a [delle cose a riguardo di] Dio, e non credere in Dio.

11. M.: Di quale fede sei tu?

B.: Della vera fede cattolica ed apostolica.

12. M.: Che cos'è?

B.: E' quella espressa nel Simbolo degli apostoli, e che è suddivisa in dodici articoli.

13 M.: Qual è?

B.: Io credo in Dio, Padre onnipotente, ecc.

14. M.: In che modo sai di credere in Dio?

B.: In questo modo: nel fatto che io conosco ed osservo i comandamenti di Dio.

15. M.: Quanti comandamenti di Dio vi sono?

B.: Dieci, com'è manifesto in Esodo 20 ed in Deuteronomio 5.

16. M.: Quali sono?

B.: "Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me ecc.". [Seguono gli altri comandamenti. Al quarto vi è aggiunto: Se qualcuno maledice o colpisce il padre o la madre, quegli dovrà essere messo a morte).

17. M.: Qual è la somma o orientamento di questi comandamenti?

B.: Essa consiste in questi due grandi comandamenti: Tu amerai Dio sopra ogni altra cosa ed amerai il tuo prossimo come te stesso.

18. M.: Qual è il fondamento di questi comandamenti, attraverso il quale si può entrare nella vita e senza il quale nessuno può fare alcunché in maniera degna, o adempiere ai comandamenti?

B.: Il Signore Gesù Cristo, del quale parla l'Apostolo in 1 Corinzi 3:11: "poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù".

19. M.: Con quale mezzo perviene l'uomo a questo fondamento?

B.: Per fede, come dice l'apostolo Pietro in 1 Pietro 2:6: "Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso". E il Signore disse: "Chi crede in me ha vita eterna".

20. M.: In che modo puoi sapere di credere in Gesù Cristo?

B.: Da questo: che io Lo conosco come vero Dio e vero uomo, che è nato, ha sofferto ecc. per la mia redenzione e giustificazione; e che io Lo amo e desidero adempiere ai Suoi comandamenti.

21. M.: Quanti sono i Suoi comandamenti?

B.: Sei. Il primo: "Non ti adirerai contro tuo fratello". Il secondo: "Non guarderai una donna per desiderarla". Il terzo: "Non manderai via tua moglie quando non sia per motivo di fornicazione". Il quarto: "Non giurerai". Il quinto: "Non contrastare il malvagio". Il sesto: "Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano".

22. M.: In che maniera si possono avere le virtù essenziali, vale a dire: fede, speranza ed amore?

B.: Attraverso il dono dello Spirito Santo.

23. M.: Quanti doni dello Spirito Santo vi sono?

B.: Sette: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Timore di Dio.

24 M.: Credi nello Spirito Santo?

B.: Sì, io credo. Poiché lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio, ed è una Persona della Trinità e, secondo la divinità, è uguale al Padre ed al Figlio.

25. M.: Tu credi in Dio Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo. Tu hai quindi tre dei?

B.: Io non ho tre dèi.

26. M.: Ne hai però nominati tre.

B.: Questo è in ragione della differenza fra le persone, non in ragione dell'essenza della Deità; benché infatti vi siano tre Persone, ciononostante non vi è che un'unica essenza.

27. M.: In quale maniera tu adori e rendi culto quel Dio in cui credi?

R.: Io Lo adoro con un'adorazione (latria) esteriore e interiore. Esteriormente, piegando le ginocchia, elevando le mani ed inchinando il corpo, mediante inni e cantici spirituali, con il digiuno e la preghiera. Interiormente, però, con santa devozione (pietosa affezione) e con una volontà conforme a quelle cose che Gli sono gradite. Io Lo servo, poi, con fede, speranza ed amore, secondo i Suoi comandamenti.

28. M.: Adori e rendi culto ad altre cose come fai con Dio?

B.: No.

29. M.: Perché?

B.: A causa dei Suoi comandamenti, avendo Egli espressamente comandato dicendo: "Tu adorerai il Signore tuo Dio e solo Lui tu servirai". Allo stesso modo, "Io non darò la mia gloria ad un altro". E ancora: "Come io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me". Gesù Cristo, inoltre, disse: "'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori". E l'angelo non voleva essere adorato da S. Giovanni (Apocalisse 22), né Pietro da Cornelio. [E affinché io non adori una qualsiasi cosa in cielo, in terra e in mare mi è comandato sulla base di un rigoroso comandamento: "non avrai altri dèi". "Non ti farai un simulacro o rappresentazione, ecc Non ti prostrerai davanti a loro, né l'adorerai, ma "Adora il Signore Dio e servi a Lui solo"].

30. M.: In che modo invochi (ti rivolgi a) questo Dio?

B.: Come al mio molto amato padre.

31. M.: In quale maniera tu preghi?

B.; Io prego con la preghiera insegnataci dal Figlio di Dio, e che dice: "Padre nostro, che sei nei cieli, ecc.".

32. M.: Qual è l'altra virtù fondamentale necessaria alla beatitudine (salvezza)?

B.: E' l'amore.

33. M.: Che cos'è l'amore?

B.: E' il dono dello Spirito Santo, mediante il quale l'anima è riformata quanto a volontà ed è illuminata dalla fede. Mediante essa, io credo a tutto ciò che deve essere creduto e spero tutto ciò che deve essere sperato. [Oppure l'amore è l'intima connessione della volontà umana con il divino, in modo che l'uomo vuole ciò che Dio vuole e non vuole ciò che vi è contrario. Ed è per questo che Giovanni dice, nelle lettere canoniche, che Dio è amore. Egli infatti è il fondamento dell'amore che ci congiunge alla vita eterna].

34. M.: Credi tu nella santa Chiesa?

B.: No, perché essa non è che una creatura, ma credo da essa [forse: che essa mi ha condotto a credere].

35. M.: Che cos'è che tu credi al riguardo della santa Chiesa?

B.: Io credo che la chiesa debba essere considerata in due maniere: la prima sostanzialmente, la seconda dalla parte del ministero [secondo i suoi ministri]. Considerata dal punto di vista sostanziale, per santa Chiesa cattolica si intendono tutti gli eletti di Dio, dall'inizio del mondo sino alla fine, per grazia di Dio attraverso i meriti di Cristo, raccolti assieme dallo Spirito Santo, e preordinati a vita eterna. Il numero ed il nome dei quali sono conosciuti solo da Colui che li ha eletti, e in questa chiesa non rimane alcuno che sia riprovato. La Chiesa considerata, però, secondo la verità del ministero, è la compagnia dei ministri di Cristo, assieme al popolo affidato alle loro cure, che fa uso del ministero con fede, speranza ed amore.

36. M.: In che modo riconosci la Chiesa di Cristo?

B.: Dai ministri convenevoli (o: legittimamente chiamati) e dal popolo che partecipa in verità al ministero.

37. M.: Da quale segno riconosci i ministri [servitori]?

B.: Dal vero senso di fede, dalla sana dottrina, da una vita (caratterizzata da) un buon esempio, dalla predicazione dell'Evangelo e dall'amministrazione dei sacramenti.

38. M.: Da quale segno riconosci i falsi ministri [servitori]?

B.: Dai loro frutti, dalla loro cecità, dalle loro opere malvagie, dalla loro perversa dottrina e dalla loro indebita amministrazione dei sacramenti.

39. M.: Da che cosa riconosci la loro cecità?

B.: Quando, non riconoscendo la verità, che necessariamente appartiene alla salvezza, essi osservano invenzioni umane come ordinanze di Dio, di cui è verificato che Isaia disse e confermato dal Signore Gesù Cristo: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini" (Matteo 15:8-9).

40. M.: Da quale segno riconosci le loro opere malvagie?

B.: Da quei peccati manifesti di cui parla l'Apostolo dicendo: "chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio" (Galati 5.21).

41. M.: Da quali segni riconosci le dottrine perverse [insegnamenti sbagliati]?

B.: Quando insegna cose contrarie alla fede ed alla speranza, come idolatrie di diverso tipo, cioè verso creature ragionevoli, sensibili, visibili ed invisibili, perché è il Padre soltanto, insieme con Suo Figlio e con lo Spirito Santo al quale bisogna rendere culto, e non ad una qualsiasi creatura. Ma al contrario, essi attribuiscono all'uomo ed alle opere delle sue mani, alla sua parola o alla sua autorità, in maniera tale che gli uomini ignoranti credano che Dio sia debitore all'uomo con la loro falsa religione, e soddisfacendo la simonia dei preti.

42. M.: Da quali segni si riconosce l'indebita amministrazione dei sacramenti?

B.: Quando i sacerdoti, non riconoscendo l'intenzione di Cristo nei sacramenti, dicono che la grazia e la verità sia inclusa nelle cerimonie esteriori, e persuadono gli uomini a partecipare al sacramento senza la verità e senza la fede. Il Signore, però, ammonisce coloro che sono Suoi a guardarsi da tali falsi profeti, dicendo: "Guardatevi dai Farisei", cioè dal lievito della loro dottrina. E ancora, "Non credete loro, né seguiteli". E Davide odia la chiesa, ovverosia la congrega di tali persone, dicendo: "Io odio la congregazione di uomini malvagi". Il Signore comanda di uscire dal loro mezzo. Numeri 16:26: «Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi, e non toccate nulla di ciò che appartiene a loro, affinché non periate a causa di tutti i loro peccati». E l'Apostolo, 2 Corinzi 6:14-15 " Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele?". Ancora, 2 Tessalonicesi 3:11 "Difatti sentiamo che alcuni tra di voi si comportano disordinatamente, non lavorando affatto, ma affaccendandosi in cose futili". Ancora, Apocalisse 18:4: "Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi".

43. M.: Da quali segni si riconoscono le persone che non sono in verità nella chiesa?

B.: Dai peccati pubblici e da una fede erronea; perché noi dovremmo fuggire da tali persone per non esserne contaminati.

44. M.: In che maniera dovresti tu essere in comunione con la santa Chiesa?

B.: Io dovrei essere in comunione con la santa Chiesa per quanto riguarda la sua sostanza, per fede ed amore, come pure osservando i comandamenti e con una perseveranza nel ben fare fino alla fine; [per quanto riguarda poi l'aspetto ministeriale, attraverso l'ubbidienza, le opere degne di ravvedimento e l'uso dei suoi servizi].

45. M.: Quante cose vi sono dal carattere ministeriale?

B.: Due: la Parola (evangelica) ed i Sacramenti.

46. M.: Quanti sacramenti vi sono?

B.: Due sono assolutamente necessari e comuni a tutti. Gli altri non di tanta necessità. [In altra versione: "Due, vale a dire il Battesimo e la Cena del Signore"].

47. M.: Qual è la terza virtù necessaria alla salvezza?

B.: La speranza.

48. M.: Che cos'è la speranza?

B.: E' la certa aspettativa della grazia e della gloria a venire.

49. M.: In che modo noi speriamo la grazia?

B.: Mediante la mediazione di Cristo, di cui Giovanni disse: "Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia. Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo" (1:16-17).

50. M.: Che cos'è quella grazia?

B.: E' redenzione, remissione dei peccati, giustificazione, adozione e santificazione.

51. M.: Con quali mezzi noi speriamo la grazia in Cristo (che non abbiamo da noi stessi)?

B.: Con una fede vivente e con vero pentimento, dicendo: "Ravvedetevi e credete all'Evangelo". E i ministri (servitori) sono tenuti a servire tale speranza con la Parola e i sacramenti. Se però qualcuno avendo conseguito la grazia e la perde di nuovo, una tale persona non deve sperare che la riavrà, se non attraverso un vero ravvedimento, se il Signore glielo concederà.

52. M.: In che modo si spera in questa gloria futura?

B.: Non altrimenti che perseverando nella vera fede che opera nell'amore fino alla morte, come dice Cristo: "Chi persevera fino alla fine sarà salvato".

53. M.: Da dove procede questa speranza?

B.: Dal dono di Dio e le promesse menzionate dall'Apostolo: "Egli è in grado di adempiere a tutto ciò che promette". Poiché Egli stesso ha promesso che chiunque Lo riconoscerà ravvedendosi, e spererà in Lui, Egli ne avrà misericordia, lo perdonerà, giustificherà. E il Figlio di Dio, nostra sola speranza, ha Egli stesso dato ed offerto molte promesse nelle otto Beatitudini, a coloro che ubbidiscono alle Sue Parole e credono in Lui, Lo amano e Lo seguono, ecc.

54. M.: Quali sono le cose che sviano un uomo da questa grazia?

B.: La fede morta, le seduzioni dell'Anticristo; credere in altre cose oltre a Cristo: nei santi, nella potenza dell'Anticristo, nella sua autorità, parole, benedizioni, nei sacramenti, nelle reliquie dei morti, nel purgatorio: tutte cose inventate e fabbricate; nell'insegnare che tale fede è ottenibile in questi modi, che sono contrari alla verità, e sono contro i comandamenti di Dio, come lo è l'idolatria in diversi rispetti; come pure la malvagità e la simonia, ecc. abbandonare la fonte di acqua viva data per grazia, e correre a cisterne screpolate; rendere culto, onorare e servire la creatura, con preghiere, con digiuni, con sacrifici, con donazioni, con offerte, con pellegrinaggi, con invocazioni, ecc. confidare in tutto questo per ricevere la grazia che nessun altro può dare se non Dio in Cristo. In vano essi così operano e spendono i loro soldi e la loro vita. E la verità è che essi non solo perdono la vita presente, ma pure quella a venire; per questo è detto che la speranza degli stolti perirà.

55. M.: Che cosa dici tu della vergine Maria? Perché lei è piena di grazia, come testimonia l'arcangelo.

B.: La beata vergine era ed è piena di grazia tanto quanto è necessaria per lei in particolare, ma non per comunicare ad altri. Perché soltanto suo Figlio è pieno di grazia tanto da impartirne agli altri, com'è detto di Lui, "e noi tutti abbiamo ricevuto dalla Sua pienezza e grazia su grazia".

56. M.: Credi tu nella comunione dei santi?

B.; Io credo che vi sono due sorte di cose che i santi comunicano, alcune sostanziali, alcune ministeriali. Per quanto riguarda le cose sostanziali, essi comunicano mediante lo Spirito Santo in Dio attraverso i meriti di Gesù Cristo; per quanto riguarda le cose ministeriali, o cose ecclesiastiche, essi comunicano mediante il ministero debitamente eseguito, cioè, mediante la Parola, i sacramenti e la preghiera. Io credo sia nell'una che nell'altra di questa comunione dei santi. La prima solo in Dio ed in Gesù Cristo, e lo Spirito Santo, mediante lo Spirito Santo, l'altra nella Chiesa di Cristo, nella quale questa remissione dei peccati. Essa procede, cioè, da Dio come Autore, in Cristo come Colui che l'ha meritata, e nello Spirito Santo che l'ha elargita. Essa si rivela efficace in fede, speranza e carità ed è significata dal sacramento del Battesimo. Tutto questo in altre parte delle Scritture è pure corroborato e testimoniato.

57. M.: In che cosa consiste la vita eterna?

B.: In una fede vivente ed operante, e nella perseveranza nella stessa. Il nostro Salvatore dice in Giovanni 17:3: "Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo". Colui che persevera fino alla fine sarà salvato. Amen.

Qui finisce la piccola opera per illuminare i bambini, per la quale essi potranno riconoscere in gran parte i principi della vera fede, come pure gli inganni dell'anticristo e le verità salutari contenute nel Credo. Con queste verità, perseverando fino alla fine, potranno essere salvati. Possa Iddio condurvi tutti coloro che hanno sete.

Bibliografia 

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