sabato 29 aprile 2017

Una parola fa la differenza



"Rallegriamoci e giubiliamo e diamo a lui la gloria, poiché sono giunte le nozze dell' Agnello, e la sua sposa s'è preparata; e le è stato dato di vestirsi di lino fino; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi" (Apocalisse 19:7-8) (Versione Luzzi)

(Versione J.F.Ostervald) "Car ce fin lin, ce sont les justice des saints"

(Versione Darby) "Car le fin lin, ce sont les justices des saints"

Certamente che una semplice parola può fare la differenza!

La sposa dell'Agnello sarà vestita di lino fino che, nella traduzione "Luzzi", viene identificato con le "opere giuste dei santi", mentre nelle altre due traduzioni, il lino fino viene identificato con le "giustizie" dei santi.
Benché sia giusto e buono compiere opere giuste, opere di misericordia, opere di beneficenza, ogni opera benevola verso i propri simili e specialmente verso quelli della famiglia di Dio, qui non si tratta semplicemente di queste opere, qui però è parlato di "giustizie" dei santi: Dio stesso è la fonte della giustizia e di conseguenza, delle giustizie, perché è Lui che dona ai santi di camminare nelle "giustizie" in modo da esserne rivestiti.

Che cosa ciò può voler dire?

Quando il Signore Gesù verrà in gloria con tutti i suoi angeli, separerà le pecore dai capri, e dirà alle pecore che saranno alla sua destra: "Venite, voi benedetti dal Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste ; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi" (Matteo 25:33).
Sicuramente c'è un aspetto pratico nelle opere giuste dei santi, ma il significato più "profondo" sta "nelle giustizie".
Quando il Signore Gesù, nel racconto della samaritana, si rivolse ai discepoli che insistevano perché mangiasse, egli rispose: "Io ho un cibo da mangiare che voi non sapete"; e il suo cibo era: fare la volontà di colui che lo aveva mandato e di compiere l'opera sua (Giovanni 4:34). Il suo cibo era dunque di compiere l'opera del Padre e questo in ogni giustizia e queste sono le "giustizie".

Il "fino lino" sono dunque "le giustizie" dei santi che compiono l'opera di Dio, e ogni tozzo di pane o bicchier d'acqua dato a quei servi fedeli nelle "giustizie", coi quali Cristo si identifica, sarà segnato dall'invito ad entrare nel regno.

------------

Io sono una semplice contadina che ripercorre i "sentieri antichi" (non solo quelli valdesi), vale a dire che sto facendo una ricerca nella storia del passato .
Sono valdese come lo indica il "Lux Lucet in Tenebris" qui di fianco.
Sul mio sentiero mi sono fermata (nella comunione dei santi) coi "barba" valdesi, e mi sono trovata bene. Essi erano predicatori itineranti che conducevano una vita austera, imparando a memoria la Parola di Dio per poi predicarla durante i loro viaggi. La Parola di Dio era il loro tesoro che essi offrivano di nascosto alla gente, e questo durante tutta la loro vita. Questo è il "cibo" di cui essi si nutrivano, queste erano le "vesti" di "giustizie" di cui si coprivano, proprio come il loro Maestro. Accogliendo tali servi vestiti di tali giustizie, si dona loro del "pane" e "acqua" rivestendosi a propria volta di "giustizie".

I "barba" sono un modello del passato che non appartiene più a un popolo-chiesa, ma appartiene alla lista dei pochi che fedelmente seguono la Parola di Dio in ogni giustizia.

Daniela



2 commenti: